M.1 Non sono un grande credente... come posso trovare un fondamento per la mia vita militare? Vale la pena di credere?
Ognuno ha le sue ragioni per entrare nelle Forze Armate e nei Corpi Armati dello Stato. Un giorno potreste farvi delle domande sulle ragioni fondamentali per cui si fanno le guerre. La fede in Dio può aiutarvi a trovare le risposte. I cristiani hanno un forte fondamento per la loro vita e per le loro azioni (militari). La ragione è che crediamo di essere parte di qualcosa più grande di noi stessi. Questa convinzione può aiutarvi molto nelle vostre scelte personali come membri del mondo militare.
Nonostante la loro avversione alla violenza, i cristiani non sono pacifisti assoluti - ciò che va fatto per difendere i deboli va fatto - ma l'obiettivo finale per i militari è che un giorno sarà superfluo, perché la pace regnerà nel mondo. Anche se questo può non sembrare molto probabile oggi, è una grande visione per cui lottare. E se tutti gli abitanti della terra si impegnassero sinceramente per questo, la pace globale sarebbe una realtà!
I cristiani devono essere pacifisti?
La Chiesa si batte per la pace ma non predica il pacifismo radicale. Infatti, nessuno può negare al singolo cittadino o a particolari governi e alleanze il diritto fondamentale dell'autodifesa armata. La guerra è moralmente giustificabile solo come ultima risorsa. La Chiesa dice inequivocabilmente No alla guerra. I cristiani dovrebbero fare tutto il possibile per evitare la guerra prima che cominci: si oppongono allo stoccaggio e al traffico di armi; combattono contro la discriminazione razziale, etnica e religiosa; lavorano per porre fine all'ingiustizia economica e sociale e promuovere così la pace [Youcat 398].
Dobbiamo pregare per la pace?
Il quinto comandamento proibisce la distruzione intenzionale della vita umana. A causa dei mali e delle ingiustizie che accompagnano ogni guerra, la Chiesa esorta tutti con insistenza alla preghiera e all'azione affinché la bontà divina ci liberi dall'antica schiavitù della guerra [CCC 2307].
Ci sono limiti al nostro compito di evitare la guerra?
Tutti i cittadini e tutti i governanti sono tenuti ad adoperarsi per evitare le guerre. “Fintantoché esisterà il pericolo della guerra e non ci sarà un'autorità internazionale competente, munita di forze efficaci, una volta esaurite tutte le possibilità di un pacifico accomodamento, non si potrà negare ai governi il diritto di una legittima difesa” (Gaudium et Spes 79) [CCC 2308].
"La pace si esprime solo nella pace, una pace che non è separata dalle esigenze della giustizia, ma che è favorita dal sacrificio personale, dalla clemenza, dalla misericordia e dall'amore" [Papa Paolo VI, 1° gennaio 1976].