6.21 Posso entrare in politica? Devo votare? Come posso decidere per chi votare? I cristiani sono politici migliori?
In quanto cristiani siamo anche membri della società. Dovremmo partecipare alla vita della società, anche attraverso la politica e far quindi sentire la nostra opinione. Possiamo fare questo anzitutto votando. Anche se nessuno dei candidati sostiene una posizione pienamente accettabile da un punto di vista cristiano, votare può fare una differenza nel modo in cui il Paese viene governato. Quello che cerchiamo è il bene comune, il bene di “tutti noi”.
Alcuni cristiani sono chiamati a entrare in politica essi stessi. I politici cristiani dovrebbero sempre voler agire in accordo con la loro coscienza, anteponendo il bene degli altri al proprio. Vi è una grande necessità di politici del genere e loro hanno bisogno del supporto e della preghiera di tutta la comunità cristiana per mantenere la loro elevata base morale.
In che modo i cristiani partecipano alla vita politica e sociale?
I fedeli laici partecipano direttamente alla vita politica e sociale animando realtà temporali con uno spirito cristiano e collaborando con tutti come testimoni autentici del Vangelo e agenti di pace e giustizia [CCCC 410].
Quand’è che l’autorità è esercitata in modo legittimo?
L’autorità è esercitata legittimamente quando agisce per il bene comune e impiega mezzi moralmente leciti per ottenerlo. Pertanto, i regimi politici devono essere determinati dalla libera decisione dei loro cittadini. Devono rispettare il principio della “norma di legge”, in cui la legge è sovrana - e non il volere arbitrario di qualcuno. Le leggi ingiuste e le misure contrarie all’ordine morale non sono vincolanti per la coscienza [CCCC 410].
Come si partecipa a creare il bene comune?
Tutti gli uomini e le donne, conformemente al posto e al ruolo che occupano, partecipano a promuovere il bene comune, rispettando le leggi giuste e prendendosi cura dei settori di cui sono personalmente responsabili, come la cura della propria famiglia e l’impegno sul proprio lavoro. I cittadini dovrebbero anche prendere parte attiva nella vita pubblica per quanto possibile [CCCC 410].
Prendere sul serio la politica nei suoi diversi livelli - locale, regionale, nazionale e mondiale - significa affermare il dovere dell’uomo, di ogni uomo, di riconoscere la realtà concreta e il valore della libertà di scelta che gli è offerta per cercare di realizzare insieme il bene della città, della nazione, dell’umanità. La politica è una maniera esigente - ma non è la sola - di vivere l’impegno cristiano al servizio degli altri.... Pur riconoscendo l’autonomia della realtà politica, i cristiani, sollecitati a entrare in questo campo di azione, si sforzeranno di raggiungere una coerenza tra le loro opzioni e l’evangelo [Papa Paolo VI, Octogesima Adveniens, 46].