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Seguente:3.28 Natale è la più grande festa o vacanza dell’anno?

3.27 Che genere di feste ci sono nel corso dell’anno?

Liturgia

L’anno liturgico inizia con l’Avvento e il tempo di Natale. La Quaresima è un periodo di digiuno e preparazione per la festa importantissima che celebriamo a Pasqua, cioè la risurrezione di Gesù . Il tempo di Pasqua termina dopo l’Ascensione, a Pentecoste.

Nel Tempo ordinario (il resto dell’anno liturgico) siamo invitati a imparare a vivere sempre di più  come figli di Dio, dopo aver celebrato le più grandi feste che hanno come centro Gesù. Ci sono anche feste che onorano Maria, i santi e gli angeli. L’ultima Domenica del’anno liturgico celebriamo la festa di Cristo Re. il regno di Dio non si basa tanto su leggi, quanto sull’amore.

 

Ci sono molte feste che celebrano Gesù, gli angeli, Maria e gli altri santi. Esse ci aiutano a dar gloria a Dio con la nostra vita.
La saggezza della Chiesa

Che cos’ l’anno liturgico (o ecclesiatico)?

L’anno liturgico, o anno ecclesiastico, è la sovrapposizione dei misteri della vita di Cristo—dall’Incarnazione fino al suo ritorno nella gloria—al corso normale dell’anno. L’anno liturgico inizia con l’Avvento, il tempo dell’attesa del Signore, e tocca il suo primo vertice con il ciclo delle festività natalizie, e il suo secondo e ancor più importante vertice nella festa pasquale della passione redentrice, della morte e risurrezione di Cristo. Il tempo pasquale termina con la festa di Pentecoste, la discesa dello Spirito Santo sulla Chiesa. L’anno liturgico è intessuto dalle feste del Signore, di Maria e dei santi, nelle quali la Chiesa loda la grazia di Dio, che ha portato l’umanià a salvezza. [Youcat 186]

La parola del Papa

Dopo il tempo pasquale, concluso domenica scorsa con la Pentecoste, la Liturgia è ritornata al “tempo ordinario”. Ciò non vuol dire però che l’impegno dei cristiano debba diminuire, anzi, entrati nella vita divina mediante i Sacramenti, siamo chiamati quotidianamente ad essere aperti all’azione della Grazia, per progredire nell’amore verso Dio e il prossimo. [Papa Benedetto, Angelus, 30 maggio 2010]